Categoria news
16 Agosto 2018,
 0

Incidenti gravi, “detective” in campo: così scoveranno chi usa il telefonino

Genova – Otto disposizioni piuttosto precise. In grado di cambiare in maniera radicale il modo di condurre le indagini in tema di gravi incidenti stradali. Perché, come mette nero su bianco lo stesso procuratore capo Francesco Cozzi nell’introduzione della sua direttiva che mercoledì è stata inoltrata a tutte le forze di polizia , «le distrazioni tecnologiche sono tra le maggiori cause degli incidenti stradali». Parliamo cioè dell’utilizzo di smartphone e Tablet quando ci si trova al volante. E non è un caso che questo documento sia stato inviato dalla Procura proprio all’indomani della tragedia di Bologna.

Da oggi a Genova tutti i conducenti che provocheranno incidenti stradali con lesioni gravi o procedibili d’ufficio (cioè a partire da prognosi superiori ai quaranta giorni), gravissime o in caso di omicidio stradale, «dovranno essere sottoposti ad un tempestivo accertamento da parte degli agenti per stabilire se vi sia nesso causale o comunque concomitanza tra l’uso dell’apparecchio e l’evento», ha indicato la Procura in una direttiva inviata a tutti i comandi di polizia stradale, polizia locale, carabinieri e capitaneria di porto. Nel documento firmato dal procuratore capo viene regolamentato proprio il modo in cui dovrà essere analizzato il telefono cellulare in questione. E non si tratta di un passaggio semplice. Dal momento che un accertamento di questo genere rischia di invadere la privacy delle persone. Anche se lo stesso Cozzi evidenzia al Secolo XIX come questo rischio di fatto non esista: «Ci limiteremo soltanto a stabilire se al momento dell’incidente il conducente stesse telefonando, messaggiando oppure se fosse connesso ad internet». Ma come si comporteranno gli agenti in caso di incidente? La prima circostanza oggettiva da verificare indicata è quella relativa a dove si trova il telefonino nell’auto. «E cioè se viene rinvenuto sul tappetino, a fianco del passeggero oppure dentro uno zaino o nella borsa». In queste due ultime circostanze appare più difficile che il telefonino sia stato usato. E ancora, occorre capire subito se sia spento, connesso al Bluetooth o al vivavoce. In questo caso non ci saranno controlli. Verificata la sussistenza di questi elementi si passa alla fase due. Che è l’analisi del dispositivo.

 

 

Comments are closed.